Erano passate da poco le 20.00, in una domenica di inizio luglio. La gente, molta della quale era intenta ad uscire per recarsi alla festa del Sacro Cuore o chi verso altre mete. Quando all’improvviso il cambio del vento, in una giornata apparentemente mite, i primi lampi in semi lontananza e poco dopo il primi goccioloni. E poi, via, giù il diluvio. Un fuggi-fuggi generale dalle principali vie e piazze della città. Manifestazioni legate ai festeggiamenti in onore del Sacro Cuore sospese e rinviate; bancarelle dei commercianti chiuse; negozi deserti, con la gente che raggiungeva le proprie automobili o cercava riparo sotto i balconi. Ci sono voluti pochi minuti per trasformate le strade in autentici corsi di fiume. Vai Vittorio Vento (relativi incroci), viale delle Rimembranze, via Togliatti e via Fiume (di nome di fatto), impraticabili a piedi, praticabili con i mezzi a passo ridottissimo. Dall’ immediato entroterra giungeva poi altra acqua che si andava ad aggiungersi a quella già ristagnante in alcuni tratti. La “solita” via E. Fermi (tratto parallelo alla FF.SS) allagato. Il nubifragio ha allentato la propria morsa dopo un’oretta, lasciando monopolitani e forestieri amareggiati per la serata rovinata in parte e una festa del Sacro Cuore “battezzata” da troppa pioggia. L’instabilità potrebbe continuare per le prossime 48 ore ma solo con irregolarità. Alternanza di annuvolamenti e schiarite potrebbero, dapprima illudere il popolo dedito alla balneazione, per poi promettere altri violenti ed improvvisi temporali. Non solo il maestrale e la tramontana a guastare questo primo scorcio d’estate (vedi erosione selvaggia delle spiagge), ma anche i nubifragi sul modello tropicale. E che l’ombrello e gli stivali entrino pure (d’obbligo) nell’equipaggio di ogni giorno.. anche in piena estate.
Filippo Rattile
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