La tradizionale Fiera, si svolge il 25 marzo di ogni anno. Coinvolge una vasta area della città e le vie di Monopoli ne sanno riconoscere le conseguenze: traffico congestionato, parcheggio impossibile oppure selvaggio. Una tantum, ci può stare. La Fiera che ha cadenza annuale, nel corso del tempo ha preso via-via connotati molto simili al mercato settimanale, mettendo da parte le bancarelle dedite all’artigianato nostrano (soppiantato quasi totalmente da quello etnico extraeuropeo). Le vie interessante sono state letteralmente prese d’assalto dalla mattina odierna. Largo Plebiscito, corso Pintor Mameli, via Tenente Vasco, Via san Vincenzo e Largo Fontanelle sono le strade interessate dalla fiera. Un brulicare di gente, tantissime bancarelle addobbate di tutto, ma soprattutto d’abbigliamento. Ma, pare che gli espositori, anno dopo anno stiano un po’ snobbando la Fiera che un tempo era molto più sentita, ed ampia.
Le tradizioni
Fatto certo che, l'Annunciazione altri non è che l'annuncio del concepimento verginale e della nascita verginale di Gesù che viene fatto a sua madre Maria e a suo padre Giuseppe dall'arcangelo Gabriele. La tradizione di questa festa è quindi antichissima e fu istituita, probabilmente da Roberto D’Angiò, o probabilmente da sua nipote Giovanna I, intorno all’anno 1358. La fiera, come altri mercati dell’epoca, era libera da “pesi doganali”, con frequenti scambi di merci senza nulla dovere all’autorità regia. Prendeva il via in concomitanza dell’ ”Annunciazione del Signore” e vedeva la sua naturale prosecuzione per i successivi sette giorni. Anche Monopoli sin dall’antichità, avendo anche vocazione commerciale ne ha sposato la celebrazione, istituendo una Fiera. Ora, ci si chiede, quanti altri anni ancora continuerà a esserci; come e quanto continuerà a trasformarsi la Fiera, perdendo la sua naturale vocazione e la sua naturale funzione.
Fatto certo che, l'Annunciazione altri non è che l'annuncio del concepimento verginale e della nascita verginale di Gesù che viene fatto a sua madre Maria e a suo padre Giuseppe dall'arcangelo Gabriele. La tradizione di questa festa è quindi antichissima e fu istituita, probabilmente da Roberto D’Angiò, o probabilmente da sua nipote Giovanna I, intorno all’anno 1358. La fiera, come altri mercati dell’epoca, era libera da “pesi doganali”, con frequenti scambi di merci senza nulla dovere all’autorità regia. Prendeva il via in concomitanza dell’ ”Annunciazione del Signore” e vedeva la sua naturale prosecuzione per i successivi sette giorni. Anche Monopoli sin dall’antichità, avendo anche vocazione commerciale ne ha sposato la celebrazione, istituendo una Fiera. Ora, ci si chiede, quanti altri anni ancora continuerà a esserci; come e quanto continuerà a trasformarsi la Fiera, perdendo la sua naturale vocazione e la sua naturale funzione.
Filippo Rattile
Nessun commento:
Posta un commento