Di recente, specie durante lo scorso autunno, ci siamo imbattuti ancora una volta sul fenomeno “erosione delle coste”. Il mare che sottrae decine e decine di metri alla sabbia è un fenomeno che ha forte risalto che non trova facilmente risposta o rimedio. Questa volta, parleremo di un fenomeno per certi aspetti inverso. Non è infrequente, dopo innumerevoli mareggiate trovare le cale del nostro territorio trasformate. Sia che si tratti di mare che ha la meglio sulla terra (sabbia nello specifico), o che si tratti di sabbia che, riesce, una volta trasportata e depositata a riva dalla forza delle onde a depositarsi sull’arenile stazionandovi sulla spiaggia. Durante la prima serata di oggi (giovedì 31 marzo, ndr) abbiamo appreso con meraviglia la nuova veste della Cala di Lido Bianco, una delle mete preferite dai bagnanti e dagli amanti della tintarella. Posta a un chilometro circa dal centro cittadino, la nota cala ha indossato molto di recente una veste insolita; insolita per gli ultimi tempi. Ad occhio, la riva ha sottratto spazio al mare spingendosi verso est di una ventina di metri circa. Eloquenti, saranno le foto che vi daranno un’idea di come sia cresciuta la spiaggia. Una delle cause che ha facilitato lo stazionamento dell’enorme quantità di rena giunta a riva, potrebbe essere stato il recente depositarsi di alghe che, a loro volta sono state ricoperte dalla sabbia, sino a formare una vera e propria duna che protegge la parte più interna del bagnasciuga, proteggendola da onde indiscrete. Non sappiamo quanto tale fenomeno possa durare nel tempo, anche in considerazione di certe fasi lunari (vedesi recente perigeo) che probabilmente le favorirebbero. Intanto ci godiamo la cala di Lido Bianco di bella e nuova veste, sperando che Nettuno non se l’abbia a male e la sfaldi (per astio) di maestosi e inesorabili flutti, fino a renderla meno graziosa.
Filippo Rattile
Foto: © Giovanni Barnaba
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