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Il peschereccio "Francesco Padre" ancora bloccato in Croazia

E’ passato un mese dal sequestro del peschereccio monopolitano “Francesco Padre”, trattenuto dalle autorità croate e poi bloccato nel porto di Dubrovnik. L’equipaggio, dapprima trattenuto in terra di Croazia e poi rilasciato successivamente (ce ne siamo occupati in un articolo del 30/04/2011), aveva fatto sperare in una soluzione lampo anche per quanto riguarda il ritorno in acque italiane dell’imbarcazione sequestrata. Le autorità croate arrestarono i membri dell'equipaggio e ne disposero il sequestro del natante. Successivamente si apprese della multa inflitta ai membri dell’equipaggio, senza l’aggravante di pescato a bordo. Il Tribunale locale inflisse un’ammenda pari a 6mila euro e blocco il natante a Dubrovnik. Una volta fatto ritorno in Italia, equipaggio presentò ricorso avverso la sentenza di primo grado, ritenuta pesante e inaccettabile. A quasi 30 giorni, il caso non ha conosciuto ancora l’epilogo. Si attende ora il risultato dello stesso ricorso dell’armatore che attende fiducioso un segnale positivo. Il mancato rilascio dell’imbarcazione da parte delle autorità ex slave potrebbero incidere pesantemente sull’economia dei membri della “Francesco Padre” e per gli stessi familiari.

La Redazione

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