Ci ha lasciato prematuramente Vito Grattagliano, persona, medico, fratello, padre e marito esemplare (aggiungo amico sincero). Vito, affermato reumatologo, è stato stroncato durante la mattina di oggi da un arresto cardiaco. Vito, era intento a svolgere come sempre il suo diligentissimo servizio presso l’Unità Operativa di Reumatologia del Policlinico di Bari, quando è stato colto da un improvviso malore. Prontamente soccorso dai colleghi, è trasportato in cardiologia, le sue condizioni sono apparse da subito molto serie. Purtroppo, di li a poco è sopraggiunto il decesso. Vito aveva soltanto 45 anni; il primo giugno ne avrebbe compiuti 46. Promettentissimo cestista, da ragazzo era già nel gruppo di prima squadra in serie A/2 nella Bartolini Brindisi quando di anni ne aveva appena 17, per poi far ritorno all’AP Monopoli successivamente. Atleta molto tecnico, intelligente ed elegante (gli aggettivi non sono per niente generosi, ma semplicemente sinceri). Il suo grande talento non lo distoglie dal dovere degli studi, infatti si laurea col massimo dei voti nel 1992, discutendo la tesi: “Artriti reattive ed anticorpi anti-enterobacteriaceae”. Assume il ruolo di Dirigente Medico di I livello in Reumatologia presso l’Unità Operativa di Reumatologia Ospedaliera del Policlinico di Bari. Viene assegnato successivamente lo stesso ruolo, all’Unità Operativa di Reumatologia Universitaria sezione del DIMIMP (Dipartimento di Medicina Interna e Medicina Pubblica) del Policlinico di Bari. Riceve l’incarico quale docente per la didattica integrativa nella Scuola di Specializzazione in Reumatologia diretta dal Prof. Pipitone (Policlinico di Bari). La Redazione si associa all’immenso dolore che ha colpito la famiglia Grattagliano e Veneziani. Vito, ti rimproveriamo il solo fatto di averci lasciato troppo, ..troppo presto. Ciao!
Filippo Rattile
Filippo Rattile
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