Le spiegazioni fornite dall’Amministrazione per giustificare gli spropositati aumenti della TARSU, oltre ad essere tardivi, non risolvono il problema. Il disagio è notevole, interi settori della società si indignano e danno avvio a varie forme di protesta. Che le modalità per la gestione integrata dei rifiuti solidi urbani andassero drasticamente innovate e che questo avrebbe portato a degli aumenti (pur non di questa dimensione) è fuor di dubbio. Ma si poteva e si doveva fare meglio. LA MANCATA INFORMAZIONE. Da un giorno all’altro i cittadini si sono trovati aumenti della tassazione di oltre il 150% senza alcuna giustificazione nell’immediato, senza nessun nuovo servizio e senza che nessuno gli avesse spiegato i motivi. Un’amministrazione che fa della partecipazione (a parole) il proprio vessillo può trascurare un elemento di così vitale importanza nella società democratica? Perché affannarsi alla ricerca di spiegazioni solo dopo aver fatto la frittata? IL NUOVO BANDO. Eppure i segnali vi erano stati. In una petizione, firmata tra febbraio e marzo, il comitato “No Petrolio” aveva evidenziato come vi era il fondato rischio di un balzo verso l’alto della TARSU. Balzo inevitabile, viste le cifre previste per il nuovo bando e la mancanza di una riflessione reale (e non da scrivania) sulle norme regolamentari per l’applicazione delle nuove tariffe ai cittadini. La petizione, firmata da 800 cittadini, doveva essere discussa in consiglio comunale regolarmente inserita all’ordine del giorno ma, puntualmente, l’amministrazione faceva mancare il numero legale per la discussione. Viva la partecipazione. E’ FINITO IL TEMPO PER INDUGIARE. Bisogna essere chiari con i cittadini. Proponiamo da un lato di utilizzare tutti gli avanzi di bilancio 2010 disponibili (circa 500 mln di euro) per un abbattimento dell’imponibile, privilegiando i più deboli, dall’altro appoggiamo con forza la proposta del Comitato “No Petrolio” di annullare il nuovo bando e riaprire un tavolo tecnico attorno alle nuove modalità del servizio per disegnare prospettive sostenibili del servizio per la gente e le sue tasche, e per l’ambiente. Essendo la differenziata spinta una scelta inevitabile, non riporterà le tasse ai livelli precedenti, ma potrà almeno calmierarle e i monopolitani potranno capire dove e come vengono spesi i propri soldi. Invitiamo, allo stesso modo, i comitati, le associazioni di categoria, i singoli cittadini a manifestare il proprio assenso all’iniziativa inviando al Sindaco la comunicazione “ANNULLATE IL BANDO TARSU” presso gli Uffici Relazione con il Pubblico (URP). Basta con le cure palliative: non vi è altra soluzione se non quella di affrontare il problema dalla radice e ricominciare da capo. Annullare il bando significa evitare il salasso delle tasche dei cittadini che durerà per i prossimi nove anni. Seguire questa strada sarebbe, per l’Amministrazione, l’ammissione del proprio errore ma, anche, una fondamentale scelta di coraggio politico: dimostrare di avere a cuore i propri cittadini.
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