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Monopoli: TAR e Consiglio di Stato rimettono le cose a posto..

Si trascina sin dal 2004 a colpi di carte bollate una situazione legata a una strada, posta fra i rioni S. Antonio e Parco Bovio, a tutti gli effetti privata (stando alle recentissime sentenze), ma che nel 2004 fu dichiarata dal Comune di Monopoli attraverso un certificato di destinazione urbanistica “Area residenziale”. 
LE ORIGINI
Fino ad un decennio fa circa, la strada presentava una particella in questione che ospitava dei binari, rimasti ben visibili. Era parallela all’attuale via Gabriele Pepe che si spingeva sin verso via Fiume (direzione mare). L’attuale via Giolitti, presentava e presenta un marciapiede stretto che costeggia lo stabile prospiciente, era un tempo denominata Strada Ferrata perché le due aree si riunivano proprio attraverso la presenza dei binari suddetti. Un tempo la strada non era asfaltata e non transitabile ed apparteneva ancora al Ministero della Difesa.   
OGGI
Torniamo ai giorni nostri. Martedì mattina (14/6/2011, ndr), i proprietari provvedono a far transennare tutta l’area e a disporre il divieto d’accesso alla stessa. Avvertiti della situazione, intervengono sul posto agenti della Polizia Municipale con a capo il Comandante dott. Michele Palombo, altro non hanno potuto se non prendere atto di quanto disposto dal TAR e, successivamente dal Consiglio di Stato che, avvallavano il sacrosanto diritto di proprietà. La superficie in questione è di proprietà della famiglia Nucci-Barletta, rappresentata dal dr. Giancarlo Nucci, contattato dai nostri taccuini e dall’avv. Giuseppina Nucci che ne ha curato tutti gli aspetti legali; la stessa presenta anche un’altra ben più vasta area recintata con mura, un tempo adibita a  Stazione di Spinta che collegava il IV Deposito Carburanti al porto per l’Esercito Italiano. Una vasta sezione che dal 2004 è di proprietà dell’impresa; una superficie approssimativa che misura circa 6000 mq (esclusa l’area asfaltata in questione). Circa 4 anni fa l’area fu transennata dai proprietari che, avevano comunque concesso un lasso temporale di 3 anni, durante i quali l’allora amministrazione comunale in carica (sindaco Leoci) avrebbe potuto sanare l’abuso. Invece, nulla di produttivo fu fatto; anzi, ne dispose l’apertura al traffico pedonale e carrabile, dischiudendo di fatto il tratto, consentendo l’accesso e il traffico automobilistico della via Giolitti che si congiunge alla via Del Drago. Sin qui tutto lasciava presagire che l’area potesse essere una strada accessibile a chiunque (un po’ come tutte la altre via cittadine); ma, questo solo all’apparenza, con totale inganno per i cittadini. La proprietà non accettò la situazione ed esercitò il sacrosanto diritto facendo ricorso prima al TAR e successivamente al Consiglio di Stato «che ricordiamo è la massima Assise». Questo tribunale altro non ha fatto che confermare il titolo di proprietà e soprattutto la residenzialità dell’intera area, confermando quindi tutto quanto asserito dalla proprietà, la famiglia Nucci-Barletta. Accanto all’area in questione è presente l’istituto scolastico En.A.I.P Puglia, con annesse le tre classi medie della musicale, cosicché, a titolo di cortesia, il dr. Nucci pare abbia concesso un passaggio carrabile, nonché pedonale per non arrecare un disservizio ai cittadini. In conclusione, il Comune pare abbia commesso una serie di abusi (anche di potere), a partire dall’anno 2000 denominando l’area (via G.Giolitti) e asfaltandola. Riportando la fatidica frase del buon Antonio Lubrano “la domanda sorge spontanea”: quanto è costato ai contribuenti e soprattutto quanto costerà ancora??? Di situazioni analoghe, quante sono presenti passivamente sul nostro territorio? A memoria, da una ricognizione temporale, ricordiamo la problematica Sicie, la lottizzazione Galiano (via Amleto Pesce)…e chissà quant’altro ci aspetta…

Filippo Rattile

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