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Monopoli calcio: qualcosa si muove

In tempi in cui la parola “crisi” entra di diritto in ogni contesto sociale, non poteva non far parte anche del mondo delle associazioni sportive. Le realtà sportive monopolitane non stanno certo attraversando un momento florido. Sono soprattutto le casse societarie a languire, sempre in affannoso procacciamento di sponsor e di nuovi soci. Il calcio, la competizione più chiacchierata e seguita storicamente in città, rivede rimaterializzarsi i fantasmi del giugno 2010. Le “ostruzioni” della famiglia Ladisa, proprietaria del titolo Liberty Srl (il sig. Albano, congiunto della sig.ra Floriana Ladisa, ne è il legittimo proprietario) e a quanto si apprende starebbero pensando di trasferire ad Altamura, ove probabilmente, sarebbero in ballo nuovi scenari economici da legare a doppio filo alle “Ladisa’s affair”. Questo scenario, anche alla luce della mancata presenza di Albano presso il notaio terlizzese D'Alesio in occasione dell’incontro pattuito per discutere del titolo Liberty, vedrebbe virare verso nuovi lidi e scenari  l’ingegner Enrico Tatò e soci. L’impossibilità a trasferire il titolo sportivo dell’As Fortis Trani, in quanto facente parte di altra provincia pugliese (Bat), ecco che le attenzioni si sposterebbero decisamente verso il San Paolo Bari del, poco più che adolescente, presidente Favia. Adriano Favia (nella foto), soltanto 22 anni d’età, non conferma e non smentisce. Quel che è noto, è che sarebbe scontato il suo disinteressamento ad un eventuale prosecuzione con la società san paolina. Per il giovanissimo presidente, troppi pochi spettatori e conseguenti incassi irrisori, non autorizzano a immaginare un futuro stabile. I rapporti con Enrico Tatò sono più che lusinghieri e ci sarebbero anche le basi per intavolare qualche proficua trattativa in merito. Non vedendo altri “santi” protettori all’orizzonte, opportuno sarebbe aggrapparsi a San Paolo da Bari, quello dell’omonimo popoloso rione del capoluogo e della relativa compagine calcistica... e che c'è la mandi buona!

Filippo Rattile

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